venerdì 2 maggio 2014

(2) Storia di DIAMANTINO (Tò) - PROGETTO BAMBINI CARDIOPATICI

(1) continua...

La prima notte scorre veloce. Tò riesce a dormire anche se spesso tossisce a causa del catarro.

La mattina mi alzo presto, scendo dal letto al rallentatore e mi muovo in punta di piedi per non svegliarlo.

Mentre mi sto truccando mi volto e lo trovo davanti alla porta stralunato. Si è alzato da solo, è sceso dal letto e ha vomitato il catarro. 


Lo prendo in braccio e lo avvolgo in una coperta. Riesco a fargli mangiare una banana e gli faccio bere un po’ d’acqua. Lo stendo, poi, sul divano dove si riaddormenta esausto.

Per fortuna c’è Roberta che ci aiuta e porta Federica a scuola così io posso fare un po’ di pulizie mentre Tò riposa. Chiamo anche Silvia, l’amica pediatra che, molto gentilmente, passa a visitarlo.

In piedi sul letto ci guarda con aria furba e un po’ diffidente.
Quando gli spiego di fare respiri profondi mi risponde: “Nega” (no) e fa un gesto che non vedevo da tanto tempo. Piega il braccio e abbassa il gomito sull’anca con forza. Non c’è verso di farlo respirare a fondo. Non riesco a capire se è un problema culturale o se è semplicemente un capriccio e non insisto.
“Fagli un po’ di aerosol” e vedrai che guarirà presto,mi dice Silvia mentre infila il cappotto.
“Ci sentiamo domani, così mi dici come va” è il suo saluto.
Chiusa la porta mi volto a guardarlo e noto ancora quel sorrisetto sornione. Che mi stia prendendo in giro? Fin dove arriva il fattore culturale e dove prende il sopravvento la testardaggine di un bimbo molto furbo e intelligente?


Non ho il tempo di pensarci su troppo perchè lo devo lasciare con Roberta per andare con Fabio in questura a firmare le pratiche dell’affido per il periodo in cui Tò resterà in Italia. In questura troviamo una signora gentile che ci aiuta e ce la caviamo in fretta.

Rientrati a casa pranziamo. Propongo a Tò riso e altre pietanze tipiche della Guinea ma lui sembra gradire solo banane e biscotti. Parla ancora a monosillabi e non va meglio quando lo facciamo parlare con i suoi. Qualche mugugno e tanti sì con la testa e ce li ripassa.
Li tranquillizziamo  e li rassicuriamo che Tò sarà curato nel migliore dei modi poi gli diamo uno scatolone pieno di lego e lo vediamo finalmente rianimarsi.

Si mette a giocare con le bimbe ma ad un certo punto si butta per terra e raccoglie le gambe al petto. Si vede che sta male. Ci spaventiamo. Cerco di prenderlo in braccio ma è come un peso morto. Poco dopo gli passa e gli torna il colore sulle guance. 

Scopro in seguito che è tipico di chi ha la tetralogia di Fallot. Quando il cuore non pompa in modo corretto si accasciano e raccogliendo le gambe al petto bloccano l’afflusso alle femorali. Riescono così a riprendersi in fretta.
Da quella prima volta mi succederà di vederlo spesso accasciarsi all’improvviso prima dell’operazione.


Arriva sera velocemente e lui, a poco a poco, prende confidenza e mostra un po’ della vivacità che poi gli varrà il  soprannome di “tremendino”. Fa capire ad una come me (abituata solo alle femmine) cosa vuole dire avere un maschietto!




Le bimbe giocano con lui e imparano qualche parola di Kriolo ma Federica mostra subito un po’ di gelosia. Vorrebbe salirmi in braccio quando c’è lui e fa’ storie per andare a letto.

Alle 21,30 riusciamo a metterli tutti a nanna ed esausti andiamo a dormire.

Prima, però, scriviamo una mail a tutti gli amici e a tutti quelli che ci hanno dato un’offerta per poterlo operare. La regione Veneto, purtroppo ha terminato i fondi per gli interventi per i bambini che vengono dall’estero così abbiamo raccolto i fondi necessari (15.000 euro)  tra parenti, amici e ditte che lavorano con Fabio.
Vogliamo ringraziarli ancora e tenerli informati passo passo.
Diamo un ultimo sguardo a Tò e andiamo a dormire.

Questa seconda notte è un po’ più movimentata della prima e ad un certo punto lo portiamo in mezzo a noi nel lettone e lui si riaddormenta beato nonostante la tosse.


Quando esco per portare a scuola Federica lui dorme ancora ma quando rientro è già vestito di tutto punto. Fa uno strano effetto vederlo con il maglione di lana e i pantaloni pesanti. I vestiti invernali li mette volentieri ma una cosa gli dà molto fastidio: mettere le scarpe. Abituato a piedi nudi o sandali fa solo pochi passi e poi vuole essere preso in braccio. Un bell’esercizio fisico, non c’è che dire!



Appena apro la porta mi corre incontro e mi abbraccia. Mamma mia! Mi sciolgo tutta!


Oggi ha la sua prima visita in ospedale con Antonia, la cardiologa che deve visitarlo per valutare quando farlo operare. 
(3) continua...


10 commenti:

  1. Ciao, sono felice di conoscerti. Permettimi di porgerti la mia ammirazione per la forza che avete nel assistere questi bambini così provati.
    Spero che per tutti loro ogni cosa vada ora per il meglio.
    Volevo iscrivermi ma imbranata come sono non ho trovato il pulsante, solo per iscrizione via e-mail. Uso quello o c'è un altro modo? A presto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Elisabetta,
      grazie a te per essere passata di qui.
      Speriamo proprio che Fabiana guarisca presto e possa tornare dalla sua famiglia e di riuscire ad aiutare anche altri bimbi malati.
      Per quanto riguarda l'iscrizione ho messo solo l'iscrizione via mail e niente altro.
      Grazie ancora e a presto Maria

      Elimina
  2. Non ti dico che emozione leggere questi post... infatti non vedo l'ora di leggere il seguito! Che bello vedere Tò prendere a poco a poco confidenza :D Caspita se siete in gamba, deve essere molto difficile sia fisicamente che psicologicamente per voi e per i piccoli, ma l'amore come sempre è la chiave di tutto, e voi ne avete davvero molto ♥

    RispondiElimina
  3. Grazie di cuore Vivy.
    Hai proprio ragione, è dura ma più psicologicamente che fisicamente.
    Ma come dici tu l'amore è la chiave di tutto! E, in effetti, poi ricordi solo la dolcezza e i momenti felici (anche se il prossimo spero sia un po' meno "tremendino"!)
    Per ora godiamoci Fabiana e continuiamo a pregare perché vada tutto bene!
    A presto con il seguito.
    Un forte abbraccio Maria

    RispondiElimina
  4. Ciao Maria,
    Ho letto gli ultimi tuoi post e non posso che ammirare la capacità di donare amore di tutta la tua famiglia ... Non è da tutti!
    Buona settimana!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Loriana.
      Siamo persone fortunate così cerchiamo di regalare un po' di amore a chi è meno fortunato di noi!
      Una piccola goccia nell'oceano.
      Un abbraccio Maria

      Elimina
  5. Ciao Mary! che bello rivedere Tò in queste foto! Ricordo benissimo i messaggi al cell che mi hai inviato quando lo siete andati a prendere. Come ti avevo già detto, certamente il "tremendino" era così per natura-cultura maaaa, dati i miei 3 maschi e le tue 3 femmine ... qualche differenza in vivacità esiste =D
    BACIIII

    RispondiElimina
  6. Già, hai proprio ragione!
    Mi verrebbe da dire: Viva le femmine!!!!!
    Bacioni

    RispondiElimina
  7. mamma ma che bello e ti ammiro tanto...complimenti per tutto!
    aspetto aggiornamenti...ti auguro una notte serena... a presto simona

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie di cuore Simona.
      Bello, intenso e anche faticoso! Ma ne valeva la pena!
      Gli aggiornamenti continuano!
      Un forte abbraccio Maria

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...