(1) continua...
La prima notte scorre veloce. Tò riesce a dormire anche se spesso tossisce a causa del catarro.
La prima notte scorre veloce. Tò riesce a dormire anche se spesso tossisce a causa del catarro.
La mattina mi alzo presto, scendo dal letto al rallentatore e mi muovo in punta di piedi per non svegliarlo.
Mentre mi sto truccando mi volto e lo trovo davanti alla porta stralunato. Si è alzato da solo, è sceso dal letto e ha vomitato il catarro.
Lo prendo in braccio e lo avvolgo in una coperta. Riesco a fargli mangiare una banana e gli faccio bere un po’ d’acqua. Lo stendo, poi, sul divano dove si riaddormenta esausto.
Per fortuna c’è Roberta che ci aiuta e porta Federica a scuola così
io posso fare un po’ di pulizie mentre Tò riposa. Chiamo anche Silvia, l’amica
pediatra che, molto gentilmente, passa a visitarlo.
In piedi sul letto ci guarda con aria furba e un po’ diffidente.
Quando gli spiego di fare respiri profondi mi risponde: “Nega” (no)
e fa un gesto che non vedevo da tanto tempo. Piega il braccio e abbassa il
gomito sull’anca con forza. Non c’è verso di farlo respirare a fondo. Non
riesco a capire se è un problema culturale o se è semplicemente un capriccio e
non insisto.
“Fagli un po’ di aerosol” e vedrai che guarirà presto,mi dice Silvia
mentre infila il cappotto.
“Ci sentiamo domani, così mi dici come va” è il suo saluto.
Chiusa la porta mi volto a guardarlo e noto ancora quel sorrisetto
sornione. Che mi stia prendendo in giro? Fin dove arriva il fattore culturale e
dove prende il sopravvento la testardaggine di un bimbo molto furbo e
intelligente?
Non ho il tempo di pensarci su troppo perchè lo devo lasciare con
Roberta per andare con Fabio in questura a firmare le pratiche dell’affido per
il periodo in cui Tò resterà in Italia. In questura troviamo una signora
gentile che ci aiuta e ce la caviamo in fretta.
Rientrati a casa pranziamo. Propongo a Tò riso e altre pietanze
tipiche della Guinea ma lui sembra gradire solo banane e biscotti. Parla ancora
a monosillabi e non va meglio quando lo facciamo parlare con i suoi. Qualche
mugugno e tanti sì con la testa e ce li ripassa.
Li tranquillizziamo e li rassicuriamo che Tò sarà curato nel migliore dei modi poi gli diamo uno
scatolone pieno di lego e lo vediamo finalmente rianimarsi.
Si mette a giocare
con le bimbe ma ad un certo punto si butta per terra e raccoglie le gambe al
petto. Si vede che sta male. Ci spaventiamo. Cerco di prenderlo in braccio ma è
come un peso morto. Poco dopo gli passa e gli torna il colore sulle guance.
Scopro in seguito che è tipico di chi ha la tetralogia di Fallot. Quando il
cuore non pompa in modo corretto si accasciano e raccogliendo le gambe al petto
bloccano l’afflusso alle femorali. Riescono così a riprendersi in fretta.
Da quella prima volta mi succederà di vederlo spesso accasciarsi
all’improvviso prima dell’operazione.
Arriva sera velocemente e lui, a poco a poco, prende confidenza e mostra un po’ della vivacità che poi gli varrà il soprannome di “tremendino”. Fa capire ad una come me (abituata solo alle femmine) cosa vuole dire avere un maschietto!
Le bimbe giocano con lui e imparano qualche parola di Kriolo ma
Federica mostra subito un po’ di gelosia. Vorrebbe salirmi in braccio quando
c’è lui e fa’ storie per andare a letto.
Alle 21,30 riusciamo a metterli tutti a nanna ed esausti andiamo a
dormire.
Prima, però, scriviamo una mail a tutti gli amici e a tutti quelli
che ci hanno dato un’offerta per poterlo operare. La regione Veneto, purtroppo
ha terminato i fondi per gli interventi per i bambini che vengono dall’estero
così abbiamo raccolto i fondi necessari (15.000 euro) tra parenti, amici e ditte che lavorano con
Fabio.
Vogliamo ringraziarli ancora e tenerli informati passo passo.
Diamo un ultimo sguardo a Tò e andiamo a dormire.
Questa seconda notte è un po’ più movimentata della prima e ad un
certo punto lo portiamo in mezzo a noi nel lettone e lui si riaddormenta beato
nonostante la tosse.
Quando esco per portare a scuola Federica lui dorme ancora ma quando
rientro è già vestito di tutto punto. Fa uno strano effetto vederlo con il
maglione di lana e i pantaloni pesanti. I vestiti invernali li mette volentieri
ma una cosa gli dà molto fastidio: mettere le scarpe. Abituato a piedi nudi o sandali fa
solo pochi passi e poi vuole essere preso in braccio. Un bell’esercizio fisico,
non c’è che dire!
Appena apro la porta mi corre incontro e mi abbraccia. Mamma mia! Mi sciolgo tutta!
Oggi ha la sua prima visita in ospedale con Antonia, la cardiologa
che deve visitarlo per valutare quando farlo operare.
Ciao, sono felice di conoscerti. Permettimi di porgerti la mia ammirazione per la forza che avete nel assistere questi bambini così provati.
RispondiEliminaSpero che per tutti loro ogni cosa vada ora per il meglio.
Volevo iscrivermi ma imbranata come sono non ho trovato il pulsante, solo per iscrizione via e-mail. Uso quello o c'è un altro modo? A presto :)
Ciao Elisabetta,
Eliminagrazie a te per essere passata di qui.
Speriamo proprio che Fabiana guarisca presto e possa tornare dalla sua famiglia e di riuscire ad aiutare anche altri bimbi malati.
Per quanto riguarda l'iscrizione ho messo solo l'iscrizione via mail e niente altro.
Grazie ancora e a presto Maria
Non ti dico che emozione leggere questi post... infatti non vedo l'ora di leggere il seguito! Che bello vedere Tò prendere a poco a poco confidenza :D Caspita se siete in gamba, deve essere molto difficile sia fisicamente che psicologicamente per voi e per i piccoli, ma l'amore come sempre è la chiave di tutto, e voi ne avete davvero molto ♥
RispondiEliminaGrazie di cuore Vivy.
RispondiEliminaHai proprio ragione, è dura ma più psicologicamente che fisicamente.
Ma come dici tu l'amore è la chiave di tutto! E, in effetti, poi ricordi solo la dolcezza e i momenti felici (anche se il prossimo spero sia un po' meno "tremendino"!)
Per ora godiamoci Fabiana e continuiamo a pregare perché vada tutto bene!
A presto con il seguito.
Un forte abbraccio Maria
Ciao Maria,
RispondiEliminaHo letto gli ultimi tuoi post e non posso che ammirare la capacità di donare amore di tutta la tua famiglia ... Non è da tutti!
Buona settimana!
Grazie Loriana.
EliminaSiamo persone fortunate così cerchiamo di regalare un po' di amore a chi è meno fortunato di noi!
Una piccola goccia nell'oceano.
Un abbraccio Maria
Ciao Mary! che bello rivedere Tò in queste foto! Ricordo benissimo i messaggi al cell che mi hai inviato quando lo siete andati a prendere. Come ti avevo già detto, certamente il "tremendino" era così per natura-cultura maaaa, dati i miei 3 maschi e le tue 3 femmine ... qualche differenza in vivacità esiste =D
RispondiEliminaBACIIII
Già, hai proprio ragione!
RispondiEliminaMi verrebbe da dire: Viva le femmine!!!!!
Bacioni
mamma ma che bello e ti ammiro tanto...complimenti per tutto!
RispondiEliminaaspetto aggiornamenti...ti auguro una notte serena... a presto simona
Grazie di cuore Simona.
EliminaBello, intenso e anche faticoso! Ma ne valeva la pena!
Gli aggiornamenti continuano!
Un forte abbraccio Maria