venerdì 28 febbraio 2014

UN'AVVENTURA IN AFRICA: non sono una SCAMORZETTA!!!



In famiglia amiamo molto il formaggio: di tutti i tipi!
Le bimbe, però, prediligono la scamorza
Ogni volta che la compro o che le bimbe la nominano, il primo pensiero va sempre a quel pomeriggio in Africa...

Era il 30 ottobre del '92 (la data si è stampata nella mia memoria!): ero arrivata da poco in Guinea Bissau (Africa occidentale) come laica missionaria in un progetto gestito dal Centro Missionario Diocesano di Verona.
Vivevamo in quattro a Cafal, un villaggio nel profondo sud, e ci occupavamo di orticoltura, pesca e magazzini del riso.

Lavoravamo in 13 villaggi e quel giorno, io e Sisto (un ragazzo che era nel progetto già da due anni ed era un incrocio tra Indiana Jones, Rambo ed un orso bruno!!!) dovevamo andare in moto nel villaggio più lontano (ad un'ora circa di distanza).

All'andata nessun problema, nonostante la strada sterrata fosse tutta una buca; al ritorno, però, dopo una ventina di minuti....BUM!!!  scoppia una ruota.

Non era l'epoca del cellulare e non ci eravamo ancora dotati di radio portatili. 
Avvisare a casa perché ci venissero a prendere era impossibile; trovare un altro passaggio pure:  l'auto del progetto era l'unica nel giro di chilometri e chilometri!

Non ci restava che fare come la maggior parte degli abitanti di quel bellissimo continente: tornare a piedi!

Lasciata la moto in un villaggio, decidiamo di tagliare attraverso le "bolagne" (risaie) per abbreviare il cammino (erano già le 16 e il buio sarebbe arrivato presto).

Ci incamminiamo sul sentiero ma ci fermiamo continuamente perché ogni persona che ci incontra ci chiede che fine ha fatto la moto. 

Dopo esserci dissetati ad una fonte (tendenzialmente evitavamo l'acqua dei villaggi per paura delle infezioni ma le borracce ormai erano vuote ed il caldo opprimente), riprendiamo il cammino e ci inoltriamo nella risaia.

Si deve camminare sullo stretto rialzo di terra fangosa che delimita i vari appezzamenti e non è certo un cammino agevole. Sisto mi dice subito di avvisarlo se sono in difficoltà.

" Caspita!" - penso dentro di me - "ma io ho fatto la scout! Sono una dura, non una pappamolle!"

Lo guardo e dico la mitica frase che mi resterà incollata per tutti i due anni e mezzo del mio servizio a Cafal: " NON SONO MICA UNA SCAMORZA IO!!!!

Non l'avessi mai detto! Da quel momento ogni occasione è buona per  ripetermelo! 

Sisto è alto quasi due metri e io poco più di 1,60, quindi potete immaginare l'ampiezza del suo passo rispetto al mio. Ogni volta che restavo indietro  si voltava e, imitando la mia voce, mi diceva: "Tanto io non sono una scamorza!"

L'avrei fulminato! Gli ho chiesto, allora, se era sempre così gentile con le donne e lui ha tirato fuori tutta la solita storia della parità dei sessi ed ha anche aggiunto che era per questo che non aveva la morosa. 
"Ma non mi dire!" - ho pensato io.

Per fortuna, dopo poco, abbiamo incontrato una donna con un carico pesante sulla testa che camminava davanti a Sisto e l'ha costretto a rallentare; sono riuscita a raggiungerlo.

Dopo una mezz'ora abbiamo dovuto scendere nella "lama"(fango) per arrivare sul "rio" (piccolo corso d'acqua) dove una canoa ci avrebbe traghettato dall'altra parte.

Il fango mi arrivava fino alle cosce ed era talmente vischioso che era difficilissimo uscirne.
Per fortuna, attaccandomi agli arbusti lì accanto, ce l'ho fatta a guadagnare la riva sotto lo sguardo sornione di Sisto che ripeteva sotto voce: "Non sono una scamorza, io!"

C'erano alcune donne sulla riva che attendevano la canoa come noi. Non avete idea degli sguardi di compatimento che mi lanciavano! Non so cosa pensassero della parità dei sessi, ma certo, quel giorno, non mi invidiavano!

Dieci minuti in piedi su una canoa traballante, ricavata da un tronco d'albero, e scendiamo dall'altra parte. Anche là una distesa di fango!
Metto giù il piede e si incastra sotto un ramo nascosto.
C'è voluto del bello e del buono per uscirne!! (e tutta da sola, naturalmente!)

Dopo il fango un'altra mezz'ora di risaia e ancora un a sacco di battute sulla scamorza.

Alla fine, dopo 3 ore circa siamo rientrati a casa, sfiniti e ricoperti di fango ma... con la consapevolezza che, a Cafal,  sarei rimasta una SCAMORZA per sempre!!!!




Un po' me la sono voluta, vero? Lo so ma... l'orgoglio è spesso un cattivo consigliere (almeno per me!)

Ciao a tutti e a presto con altre avventure Africane.
Maria



7 commenti:

  1. ah, ah, ah sorella! Non mi ricordavo proprio di questa avventura. Ma mi sa che senza un po' di orgoglio là non saresti sopravvissuta ;-) Bacioniiiiiii

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  2. Credo proprio tu abbia ragione sorella!!! Ma, a volte, chiedere aiuto non guasta!
    Un abbraccio Maria

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  3. Ciao Maria, sono felicissima di conoscerti e mi fa molto piacere che tu sia passata a trovarmi e soprattutto che ti sia unita alla nostra festa!Questo tuo ricordo è meraviglioso e divertente, si capisce che hai un bel carattere, a volte ho dato una risposta del genere anch'io e anche se alla fine ero a pezzi, guai a chi molla :-) Ammiro molto quello che hai fatto in Africa e anche a me piacerebbe molto fare un'esperienza in quella splendida terra, con i bambini, e magari un giorno ci riuscirò :-) Spero di leggere presto altre belle avventure come questa e sicuramente avrai tanto da raccontare!In bocca al lupo anche per il blog e vedrai che ti darà delle belle soddisfazioni!!Un abbraccio Micol
    PS: non sono riuscita a trovare i tuoi follower, se li inserisci ti seguirei volentieri :-)

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  4. Grazie di cuore Micol,
    sono contenta che la storia ti sia piaciuta. Ne ho ancora tante nel cassetto e, a poco a poco, le scriverò.
    Sono convinta che tu abbia tanto da dare e non si sa mai che prima o poi tu riesca a fare un'esperienza in Africa (con il nostro progetto abbiamo concluso una casa famiglia a Bissau proprio per dare la possibilità, a chi vuole, di passare là un periodo).
    Per i follower, per ora non li ho messi ma ho inserito Follow by Email.
    Tanti auguri ancora per il tuo blog e a presto Maria

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  5. Ma che bella questa storia e che coraggiosa esperienza in Africa. Brava!
    Arrivo dal compliblog di Micol, piacere di conoscerti.
    Buona fortuna per il neonato blog! Io l'ho aperto solo da quattro mesi, ma già mi diverto un sacco.
    Ho visto pure io che manca il gadget dei follower,

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    Risposte
    1. Grazie di cuore Squitty. Complimenti anche a te e continua a divertirti.
      Anche a me sta dando tanta soddisfazione.
      I follower per ora non li ho messi ma ho inserito Follow by Elmail.
      Segno anche te nei Preferiti e ti seguirò volentieri.
      A presto Maria

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    2. Io seguo i blog soprattutto con Feedly, per cui non è un problema.
      A presto
      Federica

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