mercoledì 30 aprile 2014

3 - AFRICA: Prima visita cardiologica di FABIANA (PROGETTO BAMBINI CARDIOPATICI)


Eccoci in ospedale con  Fabiana (vi ricordate, ve ne ho parlato qui e qui) per la prima visita cardiologica.
Quando arriva è un po' stanca ed assonnata, quindi mi immagino che la visita sarà facile.

Ma, come spesso accade, mi sbaglio.

Non appena viene stesa sul lettino comincia ad agitarsi e a piangere. Barbara prova a tenerla in braccio ma neanche così si calma.




Riusciamo ad addormentarla e la cardiologa riprova a fare l'ecografia. 
Non è facile perché si risveglia e si agita.

Le manine sono dentro e fuori dalla bocca e continuiamo a pulirle dal gel nel quale, immancabilmente, finiscono.




Ma tra canzoncine e distrazioni varie, alla fine le cardiologhe riescono a farle l'ecografia e l'elettrocardiogramma e vedere bene come intervenire sul suo cuore per aiutarla.









Adesso non ci resta che aspettare che ci chiamino dall'ospedale per il ricovero (presumibilmente la prossima settimana).

continua...

A presto Maria

Per conoscere come funziona il PROGETTO BAMBINI CARDIOPATICI cliccate QUI)

martedì 29 aprile 2014

BORDO all'UNCINETTO per vetrinetta, asciugamano ... con TUTORIAL

Oggi vi propongo un lavoro diverso dal solito. Un lavoro all'uncinetto.

Volevo abbellire la vetrinetta della cucina che mi sembrava un po' spoglia. 
Ho lavorato all'uncinetto una bordo/striscia di cotone bianco.

Lo schema è di mia zia. A lei basta guardare il lavoro per capire quali punti fare!

Io, invece, ho dovuto scrivermi punto per punto per poterlo realizzare.

La bellezza di questa lavorazione, a mio avviso, è che si parte lateralmente, quindi non bisogna calcolare la lunghezza del lavoro subito (quante volte ho fatto bordi troppo lunghi o troppo corti!!!)  ma si può continuare il lavoro al bisogno.

Perfetto anche per asciugamani, lenzuola o... viva la fantasia!
L'ho lavorato, infatti,  per degli asciugamani bianchi che ho regalato a Natale ai parenti!

Vi propongo lo schema sperando sia abbastanza chiaro!






Ecco il bordo terminato:






Per fissarlo ho usato una striscia di velcro adesiva sul retro. Era un po' troppo larga, quindi l'ho tagliata larga mezzo centimetro come si vede dalla foto.



 L'ho fissata al pianale, poi vi ho fissato il bordo lavorato all'uncinetto ed ecco il risultato!




lunedì 28 aprile 2014

2 - AFRICA: E' ARRIVATA FABIANA! (PROGETTO BAMBINI CARDIOPATICI)

Eccola finalmente Fabiana!
Vi ricordate, ve ne avevo parlato qui!

Siamo all'aeroporto di Malpensa già da un'ora a guardare le porte che si aprono all' Uscita 1.

Siamo assieme a Barbara, Nicolò ed ai loro due figli: la famiglia affidataria che la terrà per i prossimi tre mesi.

Ogni volta che si aprono le porte scorrevoli allunghiamo il collo ma del dottor Augusto e di Fabiana ancora nulla.

Ad un certo punto li scorgiamo in mezzo alla folla. La bimba piange per la stanchezza e la fame (sono in viaggio dalle 3 di ieri notte e ormai sono le 17,30 di domenica).
Ci guarda un po' stupita ma si calma subito e poi è tutta un sorriso.

Il tempo di bere un po' di latte poi la salutiamo.
Lei continua a fare ciao ciao con la manina. In braccio a Barbara è calma e serena e i nuovi "fratellini" non vedono l'ora di coccolarla un po'. 

Ma martedì ci rivedremo per la prima visita all'ospedale di Borgo Trento  a Verona.
Quel giorno i cardiologi decideranno la data dell'operazione.

Per ora è tutto ma vi terrò informati passo passo.

continua...

A presto Maria








giovedì 24 aprile 2014

(1) Storia di DIAMANTINO (Tò) - PROGETTO BAMBINI CARDIOPATICI

Diamantino (Tò)
E’ il 6 febbraio del 2012. Siamo in autoambulanza. Diamantino, sfinito dal viaggio, si è addormentato. Il suo faccino scuro spicca pallido tra le coperte. Stringe tra le mani la macchinina che gli abbiamo regalato. 

Sembra così piccolo nella sua giacca a vento. Piccolo e spaurito.
Lo guardo e mi commuovo. Poso la mia mano sulla sua, delicatamente per non svegliarlo. Lo guardo e penso alla pena dei suoi genitori e a quanto lui debba sentirsi impaurito. Sento che è una grossa responsabilità, so che non sarà facile, ma sento anche che ne vale la pena. Con l’aiuto di Dio, sono certa che ce la faremo.

Ma facciamo un passo indietro:

Diamantino è un bellissimo bimbo di 5 anni che viene da uno dei paesi più poveri del mondo: la Guinea Bissau. É affetto da una cardiopatia congenita chiamata Tetralogia di Fallot (la combinazione di quattro difetti cardiaci presenti fin dalla nascita). Il suo paese non ha strutture in cui poterlo operare. Se non verrà curato, morirà prima di diventare adulto. Con l’operazione, invece, potrà vivere una vita normale.

Sono molti i bambini con problemi al cuore in Guinea Bissau. A volte, purtroppo, sono bimbi nati sani ed ammalatisi in seguito: lo streptococco non curato con antibiotici causa la degenerazione delle valvole cardiache.
Patologie che da noi sono scomparse da anni ma che, nel terzo mondo, mietono ancora troppe vittime.

Io e Fabio ci siamo conosciuti proprio in Guinea Bissau e quel paese c’è rimasto nel cuore. E’ nata una profonda amicizia con Oscar, che lavora lì da vent’anni, e che ci ha fatto conoscere la realtà dei bambini cardiopatici. Con l’aiuto dell’amica Patrizia, ha fatto operare la prima bimba al Cardiocentro di  Lugano. L’esito è stato positivo ed ora i bimbi vengono operati anche in Spagna, Portogallo ed a Milano. Sono già più di cento quelli ai quali è stata data una nuova speranza.

Un giorno in una fredda sera d’inverno, abbracciati sul divano davanti al caminetto acceso ci siamo domandati perchè non provare a prendere i contatti anche con l’Ospedale Borgo Trento di Verona per vedere se era possibile operare i bambini  nella nostra città.

“E perchè non prendiamo noi il primo bambino?” salta su Fabio staccandosi dall’abbraccio e guardandomi dritto negli occhi.
La cosa mi entusiasma ma mi spaventa anche un po’!
Il coinvolgimento emotivo, la fatica di aiutare un bimbo senza stravolgere troppo il suo modo di vivere, sapendo che deve rientrare a casa e reinserirsi in una cultura totalmente diversa dalla nostra. La paura di affezionarsi troppo e poi vederlo andare via...
Ma Fabio è un “caterpillar” e niente lo ferma se ha un’idea in testa.
Due amici medici ci mettono in contatto con la cardiochirurgia di Borgo Trento e la nostra “avventura” ha inizio.

L’amico Mirko, anestesista, si è offerto di accompagnarmi a Malpensa con l’autoambulanza dell’associazione nella quale fa’ servizio: Porto Emergenza. Partiamo verso le 14,20 assieme a Davide e Giacinto, due veterani delle autoambulanze. L’arrivo è previsto per le 16,30 circa e, nonostante il brutto tempo, il viaggio scorre senza intoppi.
Ho portato una giraffa ed un elefante giocattolo, ma Mirko entra veloce in un negozio e ne esce con una bella macchinina per Diamantino. Diventerà il suo gioco preferito durante la permanenza in Italia.

Attendiamo il suo arrivo, per un po’, all’uscita sbagliata  poi ci accorgiamo che sul tabellone non c’è scritto il suo volo e cambiamo postazione.
L’aereo è appena atterrato. Il tempo necessario per prendere le valigie poi si aprono le porte e lo vediamo uscire assieme ad altri due ragazzi che verranno operati in Svizzera, al Dottor Alberto ed a Patrizia che li hanno accompagnati.


Sono tutti stravolti dal viaggio, Diamantino ha anche un po’ di febbre. In Aeroporto a Lisbona ha vomitato. Ha il viso emaciato e i suoi occhioni passano da un volto all’altro domandandosi, probabilmente, in che posto strano è finito.

Io parlo il Kriolo, il dialetto del suo paese, quindi cerco di tranquillizzarlo e di dirgli che ora saliremo in autoambulanza ed andremo a casa mia. Lo faccio parlare al telefono con Fabio che ha conosciuto a Bissau alcuni mesi or sono. Sentendo una voce amica Diamantino si rianima. Scopro anche che nella sua famiglia lo chiamano con un soprannome: Tò e che il nome Diamantino è solo quello dei documenti.
Da questo momento, quindi, sarà Tò per tutti.

Saliamo sull’autoambulanza e Davide lo sistema sul lettino, lo copre con una coperta e lo lega. Giacinto gli regala il suo cappello di lana perchè il freddo è pungente e poi si mette alla guida.


Per un bel pezzo Tò si guarda attorno e non parla poi la stanchezza ha il sopravvento e si addormenta.
Lo guardo e mi sento un po’ strana anch’io. Tenerezza, apprensione, senso di responsabilità... Tutto si accavalla nel mio cuore e nella mia mente. Quasi non riesco a credere che sia veramente qui.
Mando alcuni sms agli amici più cari che ci sono vicini e ci sostengono e in un attimo siamo a casa.

Fabio e le bimbe (Elisabetta, Francesca e Federica di 13, 11 e 8 anni) ci aspettano in  giardino. C’è anche Roberta, nostra cognata, che starà da noi alcuni giorni. Tò sorride per la prima volta quando vede Fabio e gli salta in braccio.

Salutiamo Mirko, Giacinto e Davide ed entriamo in casa. Il dottore mi ha suggerito di non fargli il bagno questa sera a causa della febbre, quindi lo cambio velocemente e gli mostro la casa ed il suo lettino.

Lo abbiamo sistemato nella nostra camera matrimoniale in modo da poterlo seguire costantemente. Non vuole mangiare niente e non lo forziamo.
Lui mi prende per mano e mi tira verso la camera, sale sul suo lettino facendoci capire che vuole dormire.

Lo copriamo con la trapunta e due coperte e gli mettiamo anche un cappellino di pile perchè lo hanno rasato prima di venire in Italia e non è certo abituato a queste temperature invernali.
Che tenerezza! Io e Fabio rimaniamo per un po’ abbracciati a guardarlo e ci commuoviamo. É un po’ come rivivere l’arrivo delle nostre bimbe. La sensazione di posare lo sguardo su un volto che ti sembra di conoscere da sempre ma che, allo stesso tempo è nuovo, tutto da scoprire e da imparare ad amare. La consapevolezza di essere di fronte ad un essere indifeso che devi proteggere.  Sentire che è affidato a te!


martedì 22 aprile 2014

SCATOLA portagioie con ROSE realizzate con CIALDE del CAFFÈ

Sono una grande consumatrice di tè e compro quello equosolidale contenuto in carinissime scatoline di bambù intrecciato.

Le tengo da parte e le riutilizzo in vari modi.
Una la trovate qui, abbellita con un piccolo ricamo a punto croce.

Oggi ve ne propongo un'altra: una scatola portagioie impreziosita da una composizione di roselline realizzate con le cialde del caffè ( qui potete trovare il tutorial per realizzarle).

Io la uso come portagioie ma si possono trovare altri mille utilizzi. Viva la fantasia!

Anche questa scatolina è in vendita come tanti altri oggetti che realizzo e che potete trovare nel Mio shop. Il ricavato va interamente per il Progetto Bambini Cardiopatici di cui vi ho parlato qui e qui

Un pensierino per la prossima festa della mamma?

Nel prossimo post comincerò a raccontarvi la storia di Diamantino (detto Tò),
il primo bimbo cardiopatico, di questo progetto, operato a Verona e ospite per tre mesi a casa mia.

A presto Maria








Bear's house - Queen mummy




Linky Party Matrimonio


domenica 20 aprile 2014

BUONA PASQUA


Pasqua 2014
  
“Portate avanti questa certezza: il Signore è vivo e cammina a fianco a noi nella vita.
Egli è vivo!”
(Papa Francesco)

Auguri di cuore perché ognuno di noi faccia entrare Gesù, con la sua immensa tenerezza, nel suo cuore perchè lo riempia della Sua Luce.

 Buona Pasqua

Maria




sabato 19 aprile 2014

ADDOBBI per PASQUA con riciclo gusci delle uova


La settimana scorsa, "viaggiando tra i vari blog che seguo mi ha colpito quello di Angela di "Borsette fatte a mano e ... molto altro". Riutilizzava i gusci delle uova.

Prendendo spunto dalla sua idea ho deciso di fare degli addobbi per la casa.
Ho preparato le uova come spiega Angela nel suo tutorial  qui.
Ho incollato, poi, un nastro di raso per poterle appendere e, tutto attorno, con la colla a caldo, un nastro di paillettes argento e rosa.


Ho creato anche un piccolo fiocco per abbellire l'uovo e ... voilà.
Ecco preparato l'addobbo giusto giusto per il giorno di Pasqua.

Buona Pasqua a tutti e a presto Maria















venerdì 18 aprile 2014

Enigmistica: SOLUZIONE al CRUCIVERBA INTARSIO

Ecco la soluzione del Cruciverba INTARSIO che vi ho proposto la settimana scorsa!
Mi sono accorta che era troppo difficile, quindi l'ho modificato dando qualche aiutino in più.
Spero di averlo reso fattibile così.

CRUCIVERBA  INTARSIO:

La parola centrale era: FOTOTESSERA
.
Ed ecco la soluzione al cruciverba con la speranza che vi siate divertiti a risolverlo.
A presto con un nuovo "rompicapo"!
Maria



giovedì 17 aprile 2014

FUORI PORTA primaverile con PAPAVERI realizzati con riciclo CONTENITORI delle UOVA (con TUTORIAL)

Ecco un altro addobbo per la porta di casa (l'altro con le rose realizzate con le cialde del caffè lo trovate qui) in cui compaiono dei piccoli papaveri.

I fiori che, a mio avviso, "fanno molto primavera" sono i fiori di pesco che vi ho mostrato qui e i papaveri.



Sarà il loro colore intenso, sarà che li trovi anche nel più piccolo pezzettino d'erba lungo le strade ma io li amo molto.



Mi ricordano che il buio e freddo inverno sta finendo e l'estate è vicina! (si è capito che l'inverno non è la mia stagione preferita?)


Con questo addobbo ed altri progetti, io e Silvia (sorella e autrice del blog Tocco di Lìllà) abbiamo partecipato al concorso "Protagoniste della Creatività 2013".

Non abbiamo vinto ma ... l'importante è partecipare!!!!



Ecco cosa serve per i papaveri:


Ed ecco il tutorial:



Tagliare dal contenitore delle uova (foto 1), 3 porta uova (foto 2) e ritagliarli in modo irregolare (foto 3).
Prendere una cialda del caffè nera (oppure, se non la si ha, utilizzare il fondo di un portauovo tagliato e dipinto di nero) (foto 4) e ritagliare un piccolo cerchio del diametro di 1,5 cm circa (foto 5)


Fare tanti piccoli tagli attorno al cerchio (foto 6) e, nel frattempo, dipingere di rosso i 3 porta uova (foto 7)


Incollarli uno sull'altro "sfalsati" con colla a caldo (foto 8), incollarvi, sempre con colla a caldo il cerchio e la perla gialla (foto 9), ed ecco il papavero pronto per essere utilizzato come meglio crediamo.



Ed ecco i papaveri nell'addobbo per la porta di casa.







Anche questo addobbo può essere realizzato per voi per raccogliere fondi a favore del PROGETTO BAMBINI CARDIOPATICI

Ed ecco una veloce spiegazione della sua realizzazione:

ADDOBBO PORTA CON PAPAVERI:

MATERIALE:
  • 11 papaveri realizzati come da tutorial
  • cartoncino
  • carta crespa verde scuro
  • 6 spighe dorate
  • filo di ferro
  • ghiande
  • colla a caldo 

 REALIZZAZIONE:
  1. Tagliare due cerchi concentrici di diametro differente nel cartoncino e avvolgere la ghirlanda ottenuta con la carta crespa verde scuro.
  2. Incollare, nella parte interna, dei rettangoli di cartoncino verde che serviranno da supporto ai fiori
  3. Preparare 11 papaveri, come da tutorial
  4. Tagliare 4 pezzi di fil di ferro, ricoprirli con la carta crespa verde e porre alle loro estremità le ghiande dipinte di verde scuro 
  5. Arrotolare i fili di ferro alla ghirlanda e piegarlo in modo da creare il gancio per appenderla
  6. Incollare i fiori e le spighe con la colla a caldo





Handmade Easter LINKY PARTY
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